25/10/2024
Sto immaginando i colori di questo autunno...
Sto immaginando i colori di questo autunno.
Li ho fissi nella mente: la terracotta, il cobalto, l'oro.
Con la mente mi porto al mio prossimo progetto, trasportando queste luci e colori nella casa di Giorgio. Sento il bisogno di volerli ricreare negli spazi vuoti delle pareti, oggi spoglie come rami in autunno. Negli angoli privi di luce, generati da un tempo che è passato e che non tornerà. Uguale a prima.
Nelle persone, una frattura o una perdita, generano un momento di sofferenza e riflessione, anche di profonda solitudine.
Così nelle case, il vuoto che resta quando sono andate via cose e persone, genera quella malinconia propria di chi avverte il vissuto e poco dopo la vita che scivola via e se ne va. Altrove.
Un cambiamento emotivo genera una trasformazione. Ci costringe a fermarci, valutare, analizzare, sentire. Niente è immobile, fisso o misurato. Gli spazi, le luci i colori si muovono insieme a noi, come il susseguirsi delle stagioni.
Così anche la casa di Giorgio, trova nel cambiamento la sua possibilità di trasformazione.
Trova nell'oro la possibilità di riparare ciò che di vecchio si è rotto o frantumato.
Trova in un muro spoglio, la tela bianca di un pittore, pronta ad essere animata. Viva.
Trasformare, trasformandosi, significa riportare a nuova vita o a nuova luce tutto ciò che si è superato, rotto, spezzato. Se non credessi nel principio della trasformazione, questo lavoro per me non avrebbe alcun senso, ed io stessa non sarei capace di trasformarmi, camminando.
La Moodboard della casa di Giorgio è pronta, qui un insieme animato dei miei scatti, mentre cammino.